Vescovo di Smirne e martire. Discepolo dell'apostolo Giovanni, fu da lui
nominato vescovo di Smirne. Nel 155 si recò a Roma per difendere di
fronte a papa Aniceto la datazione della Pasqua seguita dalla Chiesa orientale,
che secondo il rito giudaico la celebrava il 14 di Nisan (datazione
quartodecimana), a fronte della consuetudine della Chiesa d'Occidente che ne
spostava la celebrazione alla domenica successiva. Arrestato al suo ritorno a
Smirne, subì il martirio. Dei suoi scritti ci resta solo una
Epistola
ai Filippesi giuntaci in traduzione latina. Festa: 23 febbraio (fino al
1970, 26 gennaio) (70 - Smirne 155-156).